Figlie e figli carissimi,
alla vigilia della manifestazione da voi indetta per giovedì 24 Febbraio davanti alle prefetture di Crotone, Cosenza e Catanzaro, desidero esprimere a ciascuno di voi e alle vostre famiglie la mia vicinanza e quella dell’intera Arcidiocesi per questa inaccettabile situazione di precarietà che state vivendo in attesa di risposte che, non arrivando, rendono sempre più offuscato il vostro futuro, quello delle vostre famiglie e dell’intera comunità.
Sento forte il vostro grido di disperazione così come quello di tanti altri lavoratori della nostra terra, perché rappresentate il cuore pulsante della città, importante presidio di speranza e coesione sociale per il nostro territorio.
Non tutelare voi - siete circa 1500 lavoratrici e lavoratori - significa innescare un terribile effetto domino con conseguenze di maggiore impoverimento economico e sociale per l’intera regione.
Incoraggio, pertanto, tutte le forze sane del territorio e le istituzioni a fare rete perché vengano garantiti i vostri diritti sul fronte dell’occupazione e della sopravvivenza economica. Così come invito i responsabili dell’Azienda ad adoperarsi maggiormente per garantire quanto vi spetta per il lavoro da voi svolto con professionalità e dedizione.
Come ci ricorda Papa Francesco:
Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità! Col lavoro non si gioca! E chi, per motivi di denaro, di affari, di guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone (3/9/2014).
Giovedì, presso il piazzale della prefettura di Crotone, a portarvi la vicinanza ed il sostegno mio e dell’intera Arcidiocesi sarà una delegazione del Servizio Diocesano di Pastorale Sociale e del Lavoro, e chiederò anche a tutti i parroci di inserire una particolare intenzione di preghiera per voi e per le vostre famiglie nelle celebrazioni delle Sante Messe di domenica prossima.
Vi benedico di cuore e con affetto.
+Angelo Raffaele Panzetta, Arcivescovo.