da Amministratore - 04/12/2025 10:12
Nell’omelia pronunciata in occasione della Festa di Santa Barbara, Patrona dei Vigili del Fuoco, Marina Militare e Capitaneria di Porto, nella Chiesa del SS. Rosario a Crotone giorno 4 dicembre, il Vescovo Alberto Torriani ha richiamato l’attenzione sul duplice volto di due elementi fondamentali della natura: il fuoco e l’acqua. «Entrambi possono darci la vita e toglierla», ha affermato. Il fuoco, ha ricordato, è capace di distruggere, ma senza di esso non
avremmo luce, calore, energia, possibilità di lavoro e di sviluppo. Così anche l’acqua: può sommergere e travolgere, ma è allo stesso tempo fonte e sorgente di vita, Battesimo e via.
«Fuoco e acqua possono essere benedizione o tragedia – ha proseguito – a seconda di come li viviamo». Da qui il pensiero particolare è stato rivolto ai corpi che quotidianamente operano a contatto con questi elementi: i Vigili del Fuoco, la Marina Militare e la Capitaneria di Porto. «Il vostro servizio è difendere la vita umana, proteggere il bene comune», ha detto il vescovo. Un lavoro spesso silenzioso, nascosto, fatto di notti di emergenza, «ma che rappresenta uno dei volti più concreti del Vangelo vissuto: la Parola di Dio ascoltata e messa in pratica».
Da qui il riferimento al territorio Crotonese, richiamando l’aspetto etico della custodia del creato, come bene comune: «Fuoco e acqua sono parte di un mondo che non ci appartiene come possesso, ma ci è affidato come dono». Quando il territorio è abbandonato, quando si costruisce senza criteri, quando mancano prevenzione e attenzione, quando il mare è sfruttato e inquinato, fuoco e acqua si fanno più facilmente minacciosi.
Richiamando poi alla responsabilità, ha proseguito: «Bisogna lavorare sulla prevenzione, sull’educazione, sulla responsabilità condivisa».
L’omelia si è conclusa con un richiamo alla responsabilità di tutti: «la ricchezza condivisa è da custodire». Le nostre case, le infrastrutture, i porti, le strade, le colline, le spiagge, il mare: tutto ciò che rende vivibile un territorio è una ricchezza condivisa, salvaguardata, ha proseguito il vescovo, da «scelte amministrative responsabili, con comportamenti corretti da parte dei cittadini, con una cultura della legalità e del rispetto delle regole».
LEGGI L'OMELIA