Primo Maggio con i lavoratori di Abramo Customer Care


Si è celebrata ieri, 01 maggio, nella chiesa del santissimo Salvatore a Crotone, la Messa presieduta dall’arcivescovo Angelo Panzetta, con i lavoratori dell’Abramo Customer Care spa, nel giorno della Festa liturgica di San Giuseppe Lavoratore.

Alla presenza delle autorità della provincia, dei rappresentanti dei sindacati confederali, dei deputati e dei consiglieri regionali del territorio, un rappresentante dei lavoratori ha esordito portando il grido e la disperazione delle 1300 famiglie crotonesi coinvolte in questa vertenza.

Nella sua omelia, il padre arcivescovo, ha manifestato la vicinanza della chiesa diocesana a questa situazione così dolorosa, invitando le istituzioni a fare di più per tale situazione. Il presule ha apprezzato molto la convergenza dei vari soggetti e delle istituzioni che si stanno adoperando per il bene dei lavoratori mostrando di superare visioni di parte, che spesso disperdono le forze piuttosto che unirle. Per mons. Panzetta la difesa del lavoro va insieme alla riscoperta della sua dignità, che nella Bibbia è presentata come prosecuzione dell’opera creatrice di Dio ed esperienza salvifica alla cui scuola è cresciuto Gesù, “il figlio del carpentiere”.

Ma per il presule difendere il lavoro significa anche educare al lavoro, diffondendo una cultura dell’impegno, della progettualità, dello studio, ingredienti essenziali per fronteggiare la cultura del disimpegno e della disfatta che sta imperando soprattutto in questo periodo di crisi.

Nei territori come il nostro, lavoro significa futuro, in quanto il lavoro onesto è la condizione per inverare quell’anelito alla legalità che tanto sta a cuore a tutti noi.

Al termine della celebrazione dalla Pastorale Sociale e del Lavoro è giunto l’appello a portare la vertenza Abramo Customer Care sui tavoli del governo nazionale, perché questa vertenza tocca il cuore stesso dell’intera provincia di Crotone.

Una pagina di cittadinanza attiva, oggi è stata scritta, nella nostra comunità diocesana, che spronata dalle parole del vescovo e dal messaggio dei Vescovi Italiani per questa giornata, si è voluta stringere attorno a questi suoi figli che lottano e sperano dichiarandosi disposta ad andare fino in fondo per difendere il diritto alla speranza della nostra gente.