Casa circondariale di Crotone - L’altra cucina. Nessuna persona è solo il suo errore.


Il 18 Dicembre all’interno della casa circondariale di Crotone, tutte le comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo della Diocesi di Crotone – S. Severina, in collaborazione con l’associazione Prison Fellowship Italia, hanno dato vita alla XII edizione de “L’Altra Cucina per un pranzo d’amore”, un evento patrocinato dal Ministero della Giustizia, un pranzo, che abbatte le distanze tra il mondo dei detenuti e la società, un evento che vuole portare speranza, dignità e umanità nelle carceri italiane.

L’evento si è svolto contemporaneamente in 56 istituti penitenziari di tutta Italia, oltre 1500 volontari del Rinnovamento nello Spirito Santo e 70 chef stellati, hanno serviranno un pranzo stellato a tutta la popolazione detenuta, oltre 100 artisti, attori e personaggi televisivi, hanno allietato con i loro spettacoli questa giornata, unendo persone, storie e cuori, attorno a un gesto semplice: un pranzo che diventa atto d’amore, un dialogo tra istituzioni, associazioni e mondo del volontariato.

Questo progetto nasce ed entra nelle carceri italiane nel 2014 per trasformare, anche solo per un giorno, i luoghi della pena, in luoghi di incontro, riconciliazione e umanità e per ricordare una verità semplice ma rivoluzionaria: “Nessuna persona è solo il suo errore”.

Questa iniziativa cade a pochi giorni da un evento di grande valore simbolico: il Giubileo del mondo carcerario, che si è celebrato domenica scorsa, ultima tappa del Giubileo della Speranza, fortemente voluto da un grande amico del mondo carcerario: Papa Francesco.

In profonda continuità con lui, Papa Leone XIV, celebrando il Giubileo dei Detenuti, con la messa celebrata nella Basilica di San Pietro, ha ribadito parole di affetto e vicinanza a tutti i detenuti e a coloro che operano nella realtà penitenziaria, ai quali chiede di guardare avanti e in alto.

La voce di Papa Leone risuona per tutti come una benedizione e un augurio autentico di Buon Natale.

Quel Natale di Gesù che, non dimentichiamolo, conobbe il carcere e dal carcere andò incontro alla croce.

La misericordia può far sbocciare fiori dal peccato.

Sono molti, infatti, a non comprendere ancora che da ogni caduta ci si deve poter rialzare, che nessun essere umano coincide con ciò che ha fatto e che la giustizia è sempre un processo di riparazione e di riconciliazione.

 

Il Signore continua a dirci che desidera la salvezza di tutti.

"Che nessuno vada perduto! Che tutti siano salvati".

Questo pranzo è stato speciale non solo perché preparato da uno chef stellato, ma perché in esso è racchiuso un condimento speciale: “l’amore”, perché anche il pranzo più prelibato se preparato senza questo indispensabile ingrediente, non avrebbe lo steso sapore.

È questo il cuore del Natale, l’amore di Dio che si riversa su tutti al di là degli errori commessi.

Senza amore e senza speranza si muore e noi cristiani abbiamo conosciuto una speranza che non delude, un Padre che si è fatto bambino e che va incontro ai propri figli, desideroso di perdonare e incoraggiandoli a rialzarsi dalle cadute e con questa certezza auguriamo a tutti un Natale di pace, di perdono e di riconciliazione per tutto il mondo.

Buon Natale di Gesù.