da Redazione - 19/12/2025 18:12
Il 18
Dicembre all’interno della casa circondariale di Crotone, tutte le comunità del
Rinnovamento nello Spirito Santo della Diocesi di Crotone – S. Severina, in
collaborazione con l’associazione Prison Fellowship Italia, hanno dato vita
alla XII edizione de “L’Altra Cucina per un pranzo d’amore”, un evento
patrocinato dal Ministero della Giustizia, un pranzo, che abbatte le distanze
tra il mondo dei detenuti e la società, un evento che vuole portare speranza,
dignità e umanità nelle carceri italiane.
L’evento
si è svolto contemporaneamente in 56 istituti penitenziari di tutta Italia,
oltre 1500 volontari del Rinnovamento nello Spirito Santo e 70 chef stellati, hanno
serviranno un pranzo stellato a tutta la popolazione detenuta, oltre 100
artisti, attori e personaggi televisivi, hanno allietato con i loro spettacoli
questa giornata, unendo persone, storie e cuori, attorno a un gesto semplice:
un pranzo che diventa atto d’amore, un dialogo tra istituzioni, associazioni e
mondo del volontariato.
Questo
progetto nasce ed entra nelle carceri italiane nel 2014 per trasformare, anche
solo per un giorno, i luoghi della pena, in luoghi di incontro, riconciliazione
e umanità e per ricordare una verità semplice ma rivoluzionaria: “Nessuna persona è solo il suo errore”.

Questa
iniziativa cade a pochi giorni da un evento di grande valore simbolico: il
Giubileo del mondo carcerario, che si è celebrato domenica scorsa, ultima tappa
del Giubileo della Speranza, fortemente voluto da un grande amico del mondo
carcerario: Papa Francesco.
In
profonda continuità con lui, Papa Leone XIV, celebrando il Giubileo dei
Detenuti, con la messa celebrata nella Basilica di San Pietro, ha ribadito parole
di affetto e vicinanza a tutti i detenuti e a coloro che operano nella realtà
penitenziaria, ai quali chiede di guardare
avanti e in alto.
La voce
di Papa Leone risuona per tutti come una benedizione e un augurio autentico di
Buon Natale.
Quel Natale
di Gesù che, non dimentichiamolo, conobbe il carcere e dal carcere andò
incontro alla croce.
La misericordia può
far sbocciare fiori dal peccato.
Sono molti, infatti, a non comprendere ancora che
da ogni caduta ci si deve poter rialzare, che nessun essere umano coincide con
ciò che ha fatto e che la giustizia è sempre un processo di riparazione e di
riconciliazione.
Il Signore continua a
dirci che desidera la salvezza di tutti.
"Che nessuno vada
perduto! Che tutti siano salvati".
Questo
pranzo è stato speciale non solo perché preparato da uno chef stellato, ma
perché in esso è racchiuso un condimento speciale: “l’amore”, perché
anche il pranzo più prelibato se preparato senza questo indispensabile
ingrediente, non avrebbe lo steso sapore.
È questo
il cuore del Natale, l’amore di Dio che si riversa su tutti al di là degli
errori commessi.
Senza
amore e senza speranza si muore e noi cristiani abbiamo conosciuto una speranza
che non delude, un Padre che si è fatto bambino e che va incontro ai propri
figli, desideroso di perdonare e incoraggiandoli a rialzarsi dalle cadute e con
questa certezza auguriamo a tutti un Natale di pace, di perdono e di
riconciliazione per tutto il mondo.
Buon
Natale di Gesù.