Io sono Joy. Un grido di libertà dalla schiavitù della tratta


Il libro ripercorre il calvario vissuto da una giovane migrante partita dalla Nigeria a febbraio del 2016. Joy ha vissuto l’inferno: la traversata del deserto, le minacce, la brutalità dei trafficanti senza pietà, le violenze e gli stupri ripetuti durante la detenzione nei lager libici, trattata come merce di scambio, schiava del sesso.

Poi il viaggio nel Mediterraneo su un barcone, l’arrivo in Sicilia. E qui, in Italia, una seconda Libia: a Castel Volturno (Caserta) la donna nigeriana che avrebbe dovuto accoglierla come una figlia e darle un lavoro regolare, la ricatta e la costringe ad andare in strada a prostituirsi, affibbiandole il nome di Jessica. «Io non ero più una persona», racconta oggi Joy.

L’unico sostegno per lei la sua profonda fede in Dio. Joy ha avuto la forza e il coraggio di liberarsi dalle catene della schiavitù e di denunciare. Si è rivolta alla polizia ed è stata accolta da suor Rita Giaretta, Orsolina del Sacro Cuore di Maria, fondatrice  insieme alle sue consorelle  di Casa Rut, una comunità che soccorre le vittime della prostituzione per un percorso di liberazione e di integrazione. Joy ha  ripreso in mano la sua vita calpestata, fatta a pezzi, ha provato a ricucire le ferite del corpo e dell’anima. A Casa Rut ha vissuto una rinascita, grazie a persone che l’hanno rispettata, ascoltata, protetta.

Il Gruppo Bakhita della Parrocchia Santa Rita ha conosciuto Sr Rita Giaretta a febbraio dello scorso anno; l’abbiamo invitata ad animare la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta.

Sr Rita  ha raccontato l’esperienza e l’impegno della sua comunità, prima a  Caserta ed ora anche a Roma, per contrastare lo sfruttamento sessuale di tante giovani vittime come  Joy , aiutate a ritrovare dignità e libertà.

Quest’anno, l’8 febbraio,  la riflessione sulla tratta di persone è stata guidata da Sr. Maria Martinelli, medico chirurgo e missionaria comboniana in Africa, nell’incontro in modalità online promosso dal Gr. Bakhita in collaborazione con l’Uff. Missionario Diocesano e l’ITIS “G. Donegani”.


Sr Maria, in collegamento dal Sud Sudan, con parole forti ci ha illustrato i meccanismi perversi, le false illusioni, le atrocità con cui le vittime della tratta vengono inserite come “merci” sui mercati illeciti in tutto il mondo: prostituzione, traffico di organi, spaccio di droga, accattonaggio forzato ... abominevole il modo in cui, per esempio, vengono accecati o mutilati i bambini per stimolare compassione e guadagnare di più chiedendo l’elemosina. E si tratta quasi sempre di immigrati, clandestini ovviamente il più delle volte, dall’Europa dell’Est o dall’Africa per lo più, ma anche dall’Asia e dal Sud America.

L’avidità, il denaro e il piacere al disopra dei diritti umani dei nuovi schiavi del XXI secolo, più di 40 milioni. Mai avuti tanti schiavi nella storia come nella nostra epoca!


Don Tommaso Mazzei e il Gr.Bakhita da lui guidato  vogliono tenere alta l’attenzione sulla tratta, uno dei fenomeni più orrendi del mondo contemporaneo, diffuso purtroppo anche nella nostra città,  per tenerci informati e scuotere le coscienze, per liberarci dal pregiudizio e dall’indifferenza.

Consigliamo pertanto l’incontro di venerdì 12 febbraio, ore 17.00 , in diretta sul canale  YouTube di Talitha Kum.