Un tempo di rinnovamento per tutta la Chiesa


Anche questa volta la Chiesa si rinnova; come si alternano le stagioni, così la Chiesa propone una nuova primavera per se stessa, per rinvigorire le sue stesse forze, per perdere un modo di essere e di parlare al mondo che può essersi rivelato superato e proporsi al mondo con un linguaggio e un modus operandi nuovi, fedeli ai principi indiscussi del Vangelo ma capaci anche di intercettare le parole, gli eventi, la storia degli uomini di oggi.

La Chiesa vara questo rinnovamento con una scelta precisa, quella di avviare un Sinodo, un cammino insieme. Non è un evento ma è l’avvio di un nuovo modo di camminare nella Chiesa, anzi fuori dalla Chiesa verso il mondo.

Questo “fare” dovrebbe favorire non dunque il confezionamento di un appuntamento da consegnare alle cronache, destinato a riempire le cronache per qualche giorno e poi sgonfiarsi come una bolla di sapone e finire nel dimenticatoio ma dovrebbe aiutare lo stile che la Chiesa da sempre e, adesso con Papa Francesco, cerca di perseguire, perché pregnante della sua stessa missione: discernere la realtà per capire i segni dei tempi, intercettare il linguaggio delle persone che vivono un certo tempo storico per intessere con queste relazioni di vita e non di morte, logiche di rinascita e non di affossamento, di speranza e non di disperazione.

In questo procedere si assesta un modus operandi, fatto di ascolto, di attenzione ai vicini e ai lontani, di abbattimento di muri, di costruzione di ponti, in questo camminare si fa, non si attende un esito, un tempo finale ; è nello stesso procedere che si costruisce, si ripara, si interviene, si sana quello che va curato.

Nasce una mentalità non al servizio del successo finale ma orientata all’attenzione nell’attraversamento dei deserti che ogni uomo conosce e sperimenta nella sua esistenza.

Di tutto questo si è dibattuto nell’ultimo incontro del Gruppo MEIC di Crotone, presso la Chiesa cittadine di S.Rita. Le riflessioni sono state aperte da Don Francesco Spadola. Gli hanno fatto eco gli iscritti del MEIC che, con curiosità e acume, hanno cercato di entrare nelle pieghe di questa nuova offerta di riflessione pervenuta da Papa Francesco a far data già dal 3 ottobre 2018, data del discorso pronunciato all’inizio del Sinodo dedicato ai giovani, e destinata a declinarsi per più anni al fine di favorire l’annuncio del Vangelo che oggi pare essersi affievolito, fino a diventare a volte silenzio imbarazzante.