Indicazioni per le celebrazioni del Triduo Pasquale


Il Triduo pasquale è il cuore dell'anno liturgico. Certamente è ancora vivo in noi il ricordo dello scorso anno, quando le celebrazioni pasquali sono state celebrate "senza concorso di popolo". Nel frattempo la CEI, in collaborazione con le autorità pubbliche, ha messo a punto un protocollo di sicurezza che ci sta permettendo di partecipare alle celebrazioni, anche se con forti limitazioni.

La particolarità dei Riti della Settimana Santa necessitava di alcune norme specifiche, che sono puntualmente giunte lo scorso 17 febbraio da parte della Congregazione per il Culto divino. I vescovi italiani hanno recepito successivamente queste indicazioni e adesso è il nostro ufficio liturgico diocesano, diretto da don Vincenzo Scerbo che, su mandato di mons. Panzetta, ha applicato alla nostra diocesi le indicazioni per le celebrazioni.

La Messa crismale sarà celebrata la mattina del Giovedì Santo alle ore 9:30 nella Basilica Cattedrale di Crotone. Gli ingressi saranno contingentati nel rispetto dei protocolli di sicurezza.

La sera del Giovedì Santo, nella celebrazione in cui si ricorda l'ultima cena di Gesù, si ometterà il gesto della "lavanda dei piedi". Alla fine della Messa sarà possibile fermarsi in adorazione davanti al Ss. Sacramento, in un orario che permetta agevolmente alle persone di poter rientrare a casa in tempo per il cosiddetto "coprifuoco". Per lo stesso motivo non saranno allestiti nelle chiese gli "altari della Reposizione".

Il Venerdì Santo il gesto dell'adorazione della Croce del Signore sarà compiuto soltanto da chi presiederà la celebrazione.

La Veglia pasquale, la sera del Sabato Santo, dovrà iniziare non prima ore 19:00 e dovrà terminare in orario compatibile con il "coprifuoco".

Resta vietato lo svolgimento delle processioni che in tante parrocchie della nostra diocesi avvengono nei giorni del Triduo Santo. La preghiera della Via Crucis potrà svolgersi solo all’interno della Chiesa, assicurandosi che i fedeli rimangano al loro posto.