Per un Natale sinodale: la bellezza di riscoprirsi un “noi”


Fare i conti con la nostra vulnerabilità, che Dio ha scelto di abitare con la sua incarnazione. Questa la chiave di lettura del secondo Natale dell’era covid che il vescovo Angelo ha voluto offrire in occasione del consueto incontro con i media, avvenuto questa mattina nei locali della curia di Crotone.

“Questo sarà un Natale sinodale - ha continuato monsignor Panzetta riferendosi al cammino sinodale che è iniziato anche nella nostra diocesi - e il Sinodo sarà un evento che toccherà profondamente la vita delle nostre comunità chiedendoci quel coinvolgimento e quel ‘camminare insieme’ che vediamo realizzarsi nel Natale, evento attraverso il quale Dio si è fatto coinvolgere nella nostra storia e si è messo in cammino con noi”.

La nostra chiesa diocesana, inoltre, ha un suo particolare motivo di festa in questo periodo natalizio, perché, come ha ricordato l’arcivescovo, il prossimo 05 gennaio Leopoldo Arabia sarà ordinato diacono.

”Il fatto che un giovane in gamba, brillante, solare come Leopoldo scelga di dire il suo ‘sì’ in risposta alla chiamata a vivere il ministero presbiterale, con il coraggio di scommettere tutto il suo futuro su questa scelta, è un grande regalo di Natale per la nostra chiesa, in particolare per i nostri giovani, che possono vedere nell’esperienza di Leopoldo una testimonianza anche per la realizzazione del proprio progetto di vita".

”L’esperienza sinodale che stiamo facendo - ha proseguito il vescovo - ci sta aiutando a scoprire la bellezza di sentirci un ‘noi’. A partire da questo, desidero rivolgere un augurio a tutte le persone del nostro territorio:

sia questo un Natale sinodale, nel quale riscoprire la ‘noità’, la bellezza di dire 'noi', la bellezza del bene comune, di sentirci comunità, per superare quello strisciante individualismo che come un tarlo erode la vita del nostro territorio".

“Secondo alcune statistiche - ha ricordato monsignor Panzetta a conclusione del suo messaggio - il nostro territorio si trova ad essere tra gli ultimi posti in Italia per qualità della vita. Sarebbe bello se, proprio nel nostro territorio, fossimo i primi nell'essere ‘noità’, comunità, per sperimentare la gioia di affrontare insieme i problemi. Nel mistero del Natale Dio si è fatto Dio-con-noi: questo Natale ci faccia fare un salto di qualità nell’esperienza di essere un ‘noi’, a servizio del bene comune”.

Nel corso dell'incontro, infine, l'arcivescovo non ha mancato di lanciare il proprio appello alla responsabilità di tutti per quanto riguarda il rispetto delle regole per il contrasto della pandemia e la vaccinazione, alla quale lo stesso monsignor Panzetta si sottoporrà nelle prossime ore, ricevendo la terza dose:

"Ho insistito che i miei genitori si vaccinassero, oggi stesso farò la mia terza dose e invito tutti coloro che possono a farlo, poiché è una forma di carità verso se stessi e verso gli altri".