Maria si alzò e andò in fretta


Non si vedevano così tanti ragazzi insieme da prima del Covid. Il desiderio di rivedersi, di incontrarsi, di condividere il tempo con altri ragazzi giunti da tutta la diocesi è stato l’ingrediente “speciale” della Giornata Diocesana della Gioventù, andata in scena domenica 20 novembre nel Santuario della Madonna Greca a Capo Rizzuto.

Il “sì” di Maria, nella scena evangelica della Visitazione (Lc 1,39), è un atto rivoluzionario di una dodicenne di Nazaret, che, nel dono del Figlio, ha fatto della propria vita un dono per gli altri. L’esempio, ancora attuale, è stato colto dai ragazzi come un invito per uscire dall’individualismo e dalle chiusure, accentuate dalla pandemia, e impegnarsi per contribuire a costruire un mondo migliore. La provocazione, durante il momento di preghiera, rimane sempre aperta: come diventare dono per gli altri, così come fece Maria, in un contesto che spinge a rimanere chiusi nel proprio “io”?

I giochi a stand hanno permesso ai ragazzi di uscire da se stessi e spingerli, nell’entusiasmo e nel divertimento, a fare nuove conoscenze. I ragazzi hanno sperimentato l’importanza del “gioco di squadra” per superare le diverse prove, incontrate sul loro percorso, e soprattutto hanno riscoperto il valore della fiducia dell’altro: dell’altro ci si può fidare, si può collaborare e se ascoltiamo attentamente ci si scopre non tanto diversi dagli altri. Ed è subito festa: musica, balli, voglia di stare insieme e divertimento hanno arricchito la domenica di nuove amicizie, un patrimonio bello da riportare nelle proprie comunità.

Parole di gratitudine per la numerosa partecipazione dei ragazzi sono state espresse dal vescovo Angelo Raffaele Panzetta, all’inizio della Messa, durante la quale è stato conferito il ministero del lettorato al seminarista Giuseppe Bentivoglio.

Il vescovo, nella sua omelia, ha colto nella non disponibilità a donarsi agli altri, la paura di non essere ricambiati e la paura di mettersi nelle mani dell'altro perché questo ci rende vulnerabili. Il mondo cambia grazie a quelle persone che si donano senza pretendere nulla in cambio, come d'altronde hanno fatto Gesù e Maria di Nazareth: "si donano a Dio, si donano al prossimo perché è nell'amore che l'IO e il TU sperimentano la gioia del NOI". Il vescovo ha invitato i ragazzi ad uscire dall'egoismo e a scommettere sull'amore, a bruciare per amore dell'altro per dare senso alle proprie vite.

Antonella e Monica, PG diocesana